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Compositori

Arrangiamento per: Contrabbasso Violino

Composizione: Por una cabeza

Compositore: Gardel Carlos

Arrangiatore: Neo Scott

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For Violin and Double Bass (Scott). Complete Score PDF 0 MBFor Violin and Double Bass (Scott). Violin Part PDF 0 MBFor Violin and Double Bass (Scott). Double Bass Part PDF 0 MB
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Por una cabeza (in spagnolo: Per una testa [di cavallo] che, nel gergo ippico, è l'equivalente dell'espressione italiana Per un'incollatura) è un popolare tango argentino composto, nel 1935, da Carlos Gardel (musiche) e Alfredo Le Pera (testi).
Il testo della canzone fa riferimento ad un compulsivo giocatore d'azzardo alle corse dei cavalli che compara la sua dipendenza dal gioco con l'attrazione per le donne.
L'opera è stata eseguita, nel tempo, da numerose orchestre e musicisti (anche di rilievo, come il violinista Itzhak Perlman) ed è stata utilizzata diffusamente come tema musicale nel cinema e nella televisione.
Scene di tango con le musiche di Por una cabeza compaiono nei film Delicatessen (1991), Scent of a Woman - Profumo di donna (1992), Schindler's List - La lista di Schindler (1993), True Lies (1994), Babbo bastardo (2003), Tutti gli uomini del re (2006), Planet 51 (2009); nel film Frida (2002) la radio trasmette la canzone cantata da Gardel. Nel 2019 viene inserita nella colonna sonora del film francese La belle époque (film).
La stessa canzone è presente anche nell'episodio 37 (Tommy Bolton) della serie televisiva statunitense Nip/Tuck, nell'episodio 9 della serie coreana Sweet Spy (달콤한 스파이, 2005-2006), nell'episodio Nella tana del coniglio della serie CSI: NY e nei crediti iniziali e finali della serie coreana I'm Sorry, I Love You (미안하다 사랑한다, 2004) e anche una delle theme song del manga e anime Bleach
Por una cabeza è citata, inoltre, in Good News! Nilda is Back del compositore statunitense David Del Tredici, mentre l'accordo iniziale è stato ripreso in Gondolì gondolà, canzone terza classificata al Festival di Sanremo 1962.
Por una cabeza
de un noble potrillo
que justo en la raya
afloja al llegar,
y que al regresar
parece decir:
No olvidés, hermano,
vos sabés, no hay que jugar.
Por una cabeza,
metejón de un día
de aquella coqueta
y risueña mujer,
que al jurar sonriendo
el amor que está mintiendo,
quema en una hoguera
todo mi querer.
Por una cabeza,
todas las locuras.
Su boca que besa,
borra la tristeza,
calma la amargura.
Por una cabeza,
si ella me olvida
qué importa perderme
mil veces la vida,
para qué vivir.
Cuántos desengaños,
por una cabeza.
Yo juré mil veces,
no vuelvo a insistir.
Pero si un mirar
me hiere al pasar,
su boca de fuego
otra vez quiero besar.
Basta de carreras,
se acabó la timba.
¡Un final reñido
yo no vuelvo a ver!
Pero si algún pingo
llega a ser fija el domingo,
yo me juego entero.
¡Qué le voy a hacer..!
Por una cabeza,
todas las locuras.
Su boca que besa,
borra la tristeza,
calma la amargura.
Por una cabeza,
si ella me olvida
qué importa perderme
mil veces la vida,
para qué vivir.