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Compositori

Arrangiamento per: Organo Voce

Composizione: Stabat Mater

Compositore: Rossini Gioachino

Arrangiatore: Liszt Franz

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Aria: Cujus animam (No.2). For Voice and Organ (Liszt). Complete Score (S.682) PDF 0 MBAria: Cujus animam (No.2). For Voice and Organ (Liszt). Complete Score (S.682) PDF 0 MB
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Lo Stabat Mater di Gioachino Rossini è una sequenza liturgica in musica. La prima esecuzione avvenne a Parigi nella Salle Ventadour il 7 gennaio 1842 per il Théâtre de la comédie italienne con Giulia Grisi, Giovanni Matteo De Candia ed Antonio Tamburini.
La composizione prevede il seguente organico:
Lo Stabat Mater è suddiviso in dieci movimenti. Rispettivamente sono:
La creazione dell'opera si deve al prelato spagnolo don Manuel Fernández Varela, il quale essendo desideroso di possedere un manoscritto di Rossini, pregò il musicista pesarese di volerlo accontentare. Rossini, che ben conosceva l'adattamento pergolesiano dello Stabat Mater, d'altro canto non volle mai cimentarsi fino a quel momento nella composizione di una versione propria, ma non volendo deludere padre Varela, cedette infine alle sue insistenze e incominciò la stesura, venendo ricambiato da questi con un dono. In effetti, non è mai stato ritrovato un atto di vendita comprovante l'acquisto dell'opera, dato che lo stesso Rossini, con l'assenso del Varela, stabilì che la partitura non sarebbe mai stata pubblicata, essendo anch'essa un dono personale. La stesura dello Stabat Mater si fermò a causa di una dolorosa lombaggine sofferta in quel periodo dal musicista, ed a causa della sua probabile scarsa motivazione nell'affrontarne la composizione. La partitura venne quindi ceduta al musicista Giovanni Tadolini, suo amico, il quale avrebbe ultimato il lavoro a scapito dell'ignaro padre Varela. A questo punto sembra essere giustificato l'interesse di Rossini a non pubblicare il manoscritto, sennonché a lavoro ultimato, venne ugualmente eseguito con le modifiche di Tadolini nel Convento di San Felipe el Real a Madrid il 5 aprile 1833 su interessamento del committente padre Varela. Nel 2011 il direttore d'orchestra italiano Antonino Fogliani ha orchestrato i sette numeri (la cui versione orchestrale era andata perduta) che Tadolini compose per la prima esecuzione dello Stabat Mater a Madrid, proponendoli lo stesso anno in prima esecuzione nell'ambito del Festival Rossini in Wildbad.
Nel 1837 padre Varela morì, ed a quattro anni di distanza dalla sua prima rappresentazione, la partitura dello Stabat Mater venne ritrovata dall'editore musicale francese Aulagnier. Egli chiese a Rossini il permesso di poterla dare alle stampe, ma il musicista si oppose vietandone anche l'esecuzione. Alla fine Rossini completò la stesura dell'opera e la diede alle stampe con l'editore Troupenas.
La prima parigina del 1842 fu molto favorevole e ne seguì il 18 marzo all'Archiginnasio di Bologna la prima italiana con successo diretta da Gaetano Donizetti con Marietta Alboni, il successivo 26 giugno la prima al Teatro La Fenice di Venezia e il 1º luglio al Teatro Regio di Parma con la Alboni. Nonostante ciò, sin dalla première, Rossini fu accusato da alcuni esponenti della critica di eccessiva teatralità nella composizione, che pecca secondo questi, nella trasmissione del senso più mistico di religiosità che emana la sequenza di Jacopone da Todi. Nell'estate del 1842 viene rappresentata a Verona, il 20 luglio al Teatro Filarmonico, e il 31 luglio all'Arena: protagonisti di queste due edizioni furono Carolian Cuzzani, Marietta Alboni, Leone Corelli, Luigi Rinaldini. Il 26 aprile 1843 avviene la prima nel Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, il 26 marzo 1861 nel Teatro San Carlo di Napoli con Carlo Negrini ed il 21 novembre 1868 per i funerali del compositore nella Chiesa della Sainte-Trinité di Parigi con Adelina Patti, Christina Nilsson, Henriette Méric-Lalande, la Alboni, Gilbert-Louis Duprez, De Candia, Tamburini e Nicolas-Prosper Levasseur.
In ogni caso l'opera è molto ricca nell'inventiva e nella struttura armonica. Si articola in dieci sezioni che culminano con un "Amen, in sempiterna" in stile fugato.
Al Metropolitan Opera House di New York va in scena dal 1883 con Sofia Scalchi e Roberto Stagno. Nel 1910 avviene la prima nel Teatro Dal Verme di Milano con Giovanni Martinelli, nel 1918 al Teatro Comunale di Bologna diretto da Rodolfo Ferrari con Alessandro Bonci e per il Festival di Salisburgo nel 1933 al Duomo di Salisburgo e nel 1948, 1949 e 1962 all'Università di Salisburgo e nel 2014 diretto da Antonio Pappano con l'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia ed il Coro, Maria Agresta e Sonia Ganassi. Nel 1951 avviene la prima nel Giardino Bellini di Catania con Antonietta Stella, al Teatro alla Scala di Milano nel 1960 diretto da Francesco Molinari Pradelli con Anita Cerquetti, Giulietta Simionato, Gianni Raimondi e Nicolai Ghiaurov, al Rossini Opera Festival nel 1981 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta (Pesaro) diretta da Alberto Zedda e nel 1990 nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia) con Margaret Price e Giorgio Surjan.
La prima esecuzione italiana dello Stabat Mater nel Palazzo dell'Archiginnasio di Bologna. Mostra online: http://badigit.comune.bologna.it/mostre/stabat/index.html