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Arrangiamento per: Pianoforte

Composizione: La Esmeralda

Compositore: Pugni Cesare

Arrangiatore: G. von Ruf

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Selections. For Piano (Ruf). Potpourri PDF 2 MB
Wikipedia
La Esmeralda è un balletto in tre atti e cinque scene ispirato al romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, in origine coreografato da Jules Perrot su musica di Cesare Pugni e disegni di William Grieve (scenario), D. Sloman (macchinista), Mme. Copére (costumi).
Prima rappresentazione a Londra al Her Majesty's Theatre il 9 marzo 1844 con Carlotta Grisi (Esmeralda), Jules Perrot (Pierre Gringoire), Arthur Saint-Léon (Febo), Adelaide Frassi (Fiore di giglio), Antoine Louis Coulon (Quasimodo), Louis François Gosselin (Frollo), M.me Copére (Aloisa).
La bella ragazza gitana, Esmeralda, sposa il poeta Pierre Gringoire in un matrimonio gitano per salvarlo una morte certa per mano del re gitano: lo sposo è preso dalla sua nuova moglie, ma Esmeralda chiarisce che il matrimonio è puramente di convenienza. Tuttavia Gringoire non è l'unico ad aver occhi per la ragazza: l'arcidiacono corrotto, Claudio Frollo, nonostante la sua posizione nella Chiesa, ha per lei una pericolosa ossessione e ordina al suo scagnozzo deforme, Quasimodo, di rapirla. Quasimodo obbedisce per strada, ma sopraggiunge il bel capitan Phoebus a fermarlo e la giovane si innamora di lui, chiedendo però che Quasimodo sia risparmiato. Il gobbo è profondamente toccato dalla sua gentilezza e Phoebus le dona una sciarpa ricevuta dalla sua fidanzata, Fleur de Lys.
Il giorno dopo Fleur de Lys e sua madre tengono una grande festa per il suo fidanzamento con Phoebus, che, tuttavia, è distratto dai pensieri per Esmeralda. Esmeralda arriva per ballare alla festa, ma il suo cuore si spezza quando scopre che il fidanzato di Fleur de Lys altri non è che il suo amato Phoebus. Fleur de Lys nota che Esmeralda indossa la sciarpa che lei ha donato a Phoebus e, rendendosi conto che lui si è innamorato di un'altra, arrabbiata, rompe il fidanzamento. Phoebus si allontana con Esmeralda. Soli in una locanda, i due si dichiarano amore l'un l'altra, ignari che anche Frollo è lì ad origliare: quest'ultimo, prendendo un pugnale dalla camera di Esmeralda, si intrufola dietro gli amanti e accoltella Phoebus, che stramazza a terra. Frollo chiama le autorità, mostra loro il corpo di Phoebus e il pugnale impiegato per aggredirlo, che viene riconosciuto essere quello di Esmeralda, e la povera ragazza viene portata via e condannata a morte.
All'alba del mattino seguente, la festa dei folli è in corso e Esmeralda sta per essere impiccata, ed suoi amici e Gringoire sono tutti presenti per dirle addio mentre Frollo guarda trionfante. Tuttavia, proprio mentre Esmeralda viene condotta al patibolo, irrompe Phoebus, sopravvissuto e curato dall'accoltellamento, che la scagiona additando Frollo come vero colpevole. L'arcidiacono prende un pugnale, intenzionato a farla finita con loro, ma Quasimodo strappa l'arma al suo padrone e lo uccide. Esmeralda e Phoebius sono felicemente riuniti.
Matil'da Kšesinskaja, Esmeralda (1898?)