Compositori

Arrangiamento per: Pianoforte Violino

Composizione: Notturno n. 20 in do diesis minore

Compositore: Chopin Fryderyk

Arrangiatore: JL

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For Violin and Piano (JL). Violin Part PDF 0 MB
Wikipedia
Il Notturno n. 20 in do diesis minore, Opera postuma, Lento con gran espressione, Op. P1 KK IVa/16, CT.127 (B.49), è un brano per pianoforte solista composto da Fryderyk Chopin nel 1830 e pubblicato nel 1870.
Chopin dedicò questo lavoro a sua sorella maggiore Ludwika Jędrzejewicz, con l'affermazione: "A mia sorella Ludwika come esercizio prima di iniziare lo studio del mio secondo concerto". Pubblicato per la prima volta 21 anni dopo la morte del compositore, il brano viene generalmente chiamato Lento con gran espressione, per la sua notazione del tempo. A volte viene anche chiamato Reminiscenza. Il pezzo veniva suonato dalla sopravvissuta all'Olocausto Natalia Karp per il comandante del campo di concentramento nazista Amon Goeth, con Goeth così colpito dalla interpretazione che risparmiò la vita della Karp.
Questo fu anche il pezzo interpretato dal sopravvissuto all'Olocausto e famoso pianista polacco Władysław Szpilman (la figura centrale del film Il pianista del 2002 di Roman Polanski) durante l'ultima trasmissione in diretta della radio polacca il 23 settembre 1939 quando Varsavia fu assediata dall'esercito tedesco. Anni dopo Szpilman suonò questo pezzo anche per l'ufficiale dell'esercito tedesco Wilm Hosenfeld al loro primo incontro, sebbene nella scena cinematografica corrispondente Szpilman interpreti una versione ridotta della Ballata n. 1 in sol minore op. 23 di Chopin. Hosenfeld in seguito aiutò Szpilman a nascondersi e gli procurò da mangiare negli ultimi mesi di guerra.
Il pezzo è annotato Lento con gran espressione ed è scritto nel tempo comune di ⁄4. Dopo un'introduzione dolce e triste, il tema principale inizia alla battuta 5, con la mano sinistra che suona arpeggi in passaggi strettamente legati in tutta la sezione, conferendo alla musica una qualità ossessiva e continua (simile alla Sonata al chiaro di luna). Il tema si sposta quindi su un pianissimo sognante nella battuta 21, prima di tornare al tema originale nella battuta 47, per terminare infine in do diesis maggiore. Le prime due battute del tema della sezione centrale (battute 21 e 22), assomigliano al tema principale del terzo movimento del concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore di Chopin, che fu composto più o meno nello stesso periodo (1830). Le successive due battute (23 e 24) assomigliano alla seconda parte del tema secondario del primo movimento del medesimo secondo concerto. Il passaggio nella sezione centrale del notturno in tempo di ⁄4 a partire dalla battuta 33 ricorda la sezione scherzando del terzo movimento del secondo concerto, a partire dalla battuta 145 in cui la mano sinistra e la destra suonano distanti un'ottava.