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Compositori

Arrangiamento per: Viola Violino(3) Basso continuo

Composizione: Canone di Pachelbel

Compositore: Pachelbel Johann

Arrangiatore: Luca Albanese

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Canon (No.1). For 3 Violins, Viola and Continuo (Albanese). Viola PDF 0 MB
Wikipedia
Il Canone di Pachelbel, noto anche come Canone e giga in re maggiore o Canone per tre violini e basso continuo, è una composizione musicale barocca in forma di canone, per tre violini e basso continuo, attribuita al musicista tedesco Johann Pachelbel. Né la data né le circostanze della composizione sono note (alcuni studiosi suggeriscono una datazione tra il 1653 e il 1706, basandosi sullo stile musicale del canone), e il più antico manoscritto superstite risale al XIX secolo, nel quale il canone è seguito da una giga in 12/8, sempre per il medesimo organico.
Un arrangiamento orchestrale del canone, registrato nel 1968 dalla celebre orchestra da camera Jean-François Paillard, ebbe uno straordinario successo popolare; nei decenni successivi, il brano fu registrato da molti altri gruppi, eseguito in concerti e utilizzato come colonna sonora. La progressione di basso su cui si basa la serie di variazioni che costituisce il brano è stata utilizzata e citata ampiamente nell'ambito della musica pop.
Questa linea di basso viene ripetuta in tutto ventotto volte. Gli accordi di tale sequenza sono: Re maggiore (tonica), La maggiore (dominante), Si minore (tonica parallela), Fa Diesis minore (dominante parallela), Sol maggiore (sottodominante), Re maggiore (tonica), Sol maggiore (sottodominante), La maggiore (dominante).
La sequenza (o le sue successive imitazioni) possono essere individuate internamente ad altri canoni di musica classica. Mozart la utilizzò per il suo Il Flauto Magico (1791) nella scena in cui i tre geni appaiono in scena per la prima volta, nonché nel Credo della Missa solemnis K337 (1780). Gioachino Rossini citò questa melodia nel coro "Qui è tutta calma" nel terzo atto dell'Armida composta nel 1817. Anche Joseph Haydn la utilizzò nel suo minuetto op. 50 n. 2, composto nel 1785. In tutti e tre i casi le corrispondenze non sono eccessivamente marcate, quanto piuttosto dei "richiami", divergendo in particolare nelle ultime misure.
Qui sopra sono riportate le prime nove misure del Canone: i violini eseguono il canone a tre voci sopra la linea del basso che provvede a garantire la struttura armonica. I colori evidenziano le variazioni individuali e il tempo di entrata degli strumenti.
Il Canone di Pachelbel rappresenta uno degli esempi più importanti di crossover in ambito musicale: a partire dagli anni settanta è infatti passato dall'essere un'opera poco conosciuta della musica barocca al diventare un elemento culturale universalmente noto. Il Canone è stato infatti oggetto di numerosi rifacimenti e adattamenti in chiave pop o rock: alcuni si rifacevano nell'orchestrazione e nel rispetto della partitura, al modello originale, altri invece hanno avuto il carattere talvolta di vera e propria sperimentazione musicale, con l'uso di strumenti prettamente usati per altri generi musicali, come ad esempio la chitarra elettrica.
Utilizzi:
I seguenti brani sono esempi di incisioni che riadattano il Canone o che comunque ne riutilizzano la progressione di accordi:
Do, Sol, Lam, Mim, Fa, Do, Re, Sol
Canon, modificato probabilmente per questioni di pronuncia nipponica in Kanon, è anche il titolo di una visual novel giapponese della Key, da cui sono stati tratti due manga e anime. Alla composizione viene fatto esplicito riferimento e ne viene analizzata la struttura messa in paragone con la vita umana.