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Compositori

Arrangiamento per: Clavicembalo

Composizione: Giulio Cesare

Compositore: Händel Georg Friedrich

Arrangiatore: Gouin, Pierre

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Ouverture. For Harpsichord solo (Gouin). Complete Score (Revised edition) PDF 0 MB
Wikipedia
Giulio Cesare (titolo originale Giulio Cesare in Egitto) è un'opera lirica in tre atti di Georg Friedrich Händel su libretto in lingua italiana di Nicola Francesco Haym. Il libretto deriva da quello omonimo di Giacomo Francesco Bussani, che era stato rappresentato per la prima volta nel 1677 a Venezia con musiche di Antonio Sartorio.
Il Giulio Cesare venne rappresentato per la prima volta il 20 febbraio del 1724 al King's Theatre di Londra. Per l'occasione, il libretto di Haym, da lui stesso tradotto in inglese, fu messo a disposizione del pubblico per favorire la comprensione dell'opera.
Alla prima - che vedeva come protagonisti la primadonna Francesca Cuzzoni ed il contraltista castrato Francesco Bernardi, detto il Senesino, due vere star del canto lirico dell'epoca - l'opera ebbe un successo immediato ed Händel la riprese, con numerosi successivi cambiamenti, il 2 gennaio 1725, e poi ancora nel 1730 ed il 1º febbraio 1732. "La popolarità dell'opera si riflesse anche in numerose produzioni ad Amburgo e a Brunswick nel periodo 1725-1737, ed una versione in forma di concerto fu data a Parigi nell'estate del 1724".
Come tutte le opere serie del primo Settecento, anche il Giulio Cesare è stato quasi dimenticato nel corso del XIX secolo, per essere riesumato solo nel 1922, a Gottinga, sia pure in una versione riveduta. In tempi più recenti l'opera si è tuttavia rivelata come una fra quelle maggiormente apprezzate dal pubblico moderno per l'accessibilità e la gradevolezza della musica composta da Händel, tanto da garantirsi centinaia di produzioni in diversi paesi.
Il ruolo principale e i personaggi di Tolomeo e Nireno, scritti originariamente per castrati, vengono oggi interpretati da contralti o mezzosoprani in travesti, oppure da controtenori. Nelle prime esecuzioni moderne, soprattutto in ambito tedesco, fu esteso anche al Giulio Cesare l'esperimento di trasporre in basso di un'ottava le parti a suo tempo assegnate ai castrati (o alle donne in travesti) in modo da renderle più accettabili ai mutati gusti artistici, ed il ruolo del protagonista fu conseguentemente affidato a baritoni; oggigiorno tale tendenza antistorica è stata quasi completamente abbandonata.
Quest'opera, considerata tra le migliori composte da Händel, è organizzata sul modello melodrammatico metastasiano, e viene apprezzata soprattutto per la superba scrittura vocale, l'impatto drammatico e la maestosa orchestrazione. E lo schema in uso al tempo - in grado di intrecciare amore e politica, gelosia ed eroismo, senza tralasciare i temi della vendetta e della ricerca della gloria - è qui supportato, ancor meglio che altrove, da una ricchezza di brani recitativi alternati ad un numero quanto mai copioso di arie che si alternano in assoluta armonia restituendo tutta la forza necessaria all'azione drammatica e all'unità scenica.
Principalmente per questi motivi il Giulio Cesare è entrato a far parte del cosiddetto repertorio e conta oggi il maggior numero di registrazioni discografiche tra le opere di Händel.
Il Giulio Cesare in Egitto prevede un organico orchestrale costituito da
L'intricata vicenda è ambientata ad Alessandria d'Egitto e dintorni e prende le mosse dall'episodio storico della campagna compiuta da Giulio Cesare nel 48-47 a.C., quando, dopo aver sconfitto il nemico Pompeo nella battaglia di Farsalo, lo inseguì fino alle sponde del fiume Nilo.
Dato questo antefatto, al centro dell'opera si collocano due gruppi distinti e contrapposti. Da una parte, i Romani: oltre a Giulio Cesare, Cornelia e Sesto, rispettivamente moglie e figlio dello sconfitto Pompeo, nonché Curio, tribuno, parte di contorno; dall'altra gli Egizi: Cleopatra e Tolomeo, fratelli-nemici, faraoni in condominio del regno d'Egitto, il generale Achilla e il cortigiano Nireno.
Tolomeo e Cleopatra, sovrani tributari di Roma, cercano a loro modo di ingraziarsi il vincitore e conservare il trono. Allo scopo, il primo fa assassinare Pompeo e ne invia la testa mozzata in omaggio ad uno sgomento e inorridito Cesare, destando contemporaneamente l'odio e la sete di vendetta di Cornelia e di Sesto; la seconda mette invece in opera le sue doti di femme fatale per conquistare il conquistatore, e ci riesce ben presto venendo però ella stessa conquistata.
Le vicende dell'opera si dipanano quindi sugli ulteriori tentativi di tradimento del disilluso Tolomeo e del suo generale Achilla, sulla loro rivalità amorosa per conquistare i favori niente meno che dell'indignata Cornelia, e sulla prevedibile risoluzione finale dell'intreccio con i buoni, vincitori, ed i cattivi, uccisi o vinti.