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Paolo Benedetto Bellinzani

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Composizioni per: Flauto dolce

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12 Recorder Sonatas, Op.3
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Paolo Benedetto Bellinzani (Mantova o Ferrara, 1682 – Recanati, 26 febbraio 1757) è stato un compositore italiano.
Non si conosce con esattezza il luogo in cui nacque: i documenti d'archivio di Udine e Recanati indicano Mantova, mentre nella Serie cronologica de' principi dell'Accademia de' filarmonici di Bologna viene indicata Ferrara. Pur in assenza di documenti risolutivi, tra le due ipotesi è da ritenere più probabile quella che indica Mantova come luogo di nascita. Va osservato che il cognome Bellinzani è attestato in questa città già nel XVII secolo: si conoscono un Francesco Bellinzani, mantovano, attivo alla corte francese come stretto collaboratore del primo ministro Colbert, in ruoli di altà resposabilità, morto nel 1684, e il fratello di questo, il benedettino Simeone Bellinzani, abate di S. Benedetto in Polirone nel Mantovano.
Nulla si sa sui primi anni della sua vita e sugli studi compiuti. Visse a Verona fino al 15 aprile 1715, quando venne eletto maestro di cappella della cattedrale di Udine. Non soddisfatto dello stipendio percepito, nel 1717 partecipò al concorso per il posto di maestro di cappella a S. Maria Maggiore a Bergamo, ma non ebbe successo. Durante il periodo trascorso nella città friulana pubblicò le prime tre opere a stampa: le Missae quatuor vocibus concinendae, op. 1, dedicate al patriarca di Aquileia Dionisio Delfino, i Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci, op. 2 (Bologna, 1718), dedicati agli Deputati della città di Udine, in cui si qualifica «censore de' signori accademici Risorti di Ferrara», e le Sonate a flauto solo con cembalo o violoncello, op. 3 (Venezia, 1720), dedicate a Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli.
Il 13 settembre 1721 si dimise dalla carica nella cattedrale di Udine per assumere il posto di maestro di cappella nella chiesa di S. Nicolò a Fabriano, che dovette, tuttavia, tenere per breve tempo. Nel 1723 occupava infatti la stessa carica a Pergola, come si ricava dal frontespizio del suo oratorio Ester. Il 3 gennaio 1724 venne chiamato come maestro di cappella della cattedrale di Pesaro. Nel 1727 fu ammesso nell'Accademia filarmonica di Bologna, nella classe dei compositori. Nel 1730 venne nominato maestro di cappella del duomo di Urbino, rimanendovi quattro anni. Il 5 agosto 1734 assunse la stessa carica nel duomo di Fano; tuttavia, l'anno successivo accettò analogo posto, ma ben più remunerato, al duomo di Orvieto. Infine nel 1737, si stabilì a Recanati, dove per trent'anni ricoprì la carica di primo cantore, con funzioni di maestro di cappella del duomo. In questa città morì il 26 febbraio 1757.
Testimoniano della sua reputazione come autore di musica sacra i numerosi manoscritti delle sue composizioni da chiesa conservate nell'Archivio capitolare del duomo di Pesaro, e in altri archivi e biblioteche italiane ed europee, in molti casi copiate ancora nel XIX secolo. Esse comprendono messe, salmi, inni, antifone e mottetti per gli organici più diversi, in stile a cappella, pieno, concertato con o senza strumenti.
Il nipote Antonio Francesco Bellinzani (1714-1783) fu compositore e maestro di cappella, attivo in vari centri delle Marche, ma principalmente a Pesaro.
Chirie, Gloria, e Credo a 4 voci con Strom(ent)i, e R(ipieni) Musica di Paolo Bened(ett)o Bellinzani cavata dalla Cartella dal (sic) Sig(no)r D(o)n Lorenzo Corraducci a causa del mio male nell'Occhio In Pesaro li tre Lug(li)o 1726
Opposita iuxta se posita, magis elucescunt. Licet aliquando insanire. Chirie, Gloria, e Credo concertato a 4 voci con V(iolini), Rip(ien)i, e Viola a beneplacito Musica di Paolo Bened(ett)o Bellinzani
1737 Il povero importuno, vince l'avaro. Messa per li defonti à quatro voci da Capella composta da me Paolo Bened(ett)o Bellinzani per le reiterate istanze fatte dal Sig(no)r Fr(a)n(ces)co Brunori Tempestino, ò per meglio dire Tempestone celeberrimo.
Citharizare me t(a)edet Laudate pueri a 2 voci Alto, e Tenore con Violini obbligati, e Viola a beneplacio. Musica del Bellinzani senior
Responsorj, Benedictus, Christus, e Misere (sic) per tutti e tre li Mattuttini delle tenebre, il tutto esposto alla Breve a quattro voci da Paolo Benedetto Bellinzani Accademico Filarmonico di Bologna, ormai infastidito dalla Musica, non solo riguardo alla sua avvanzata età, ma molto più per la molta trascuraggine dè moderni Cantori
Introito a 4 voci con Violini per la Festa di S(an) Vito, e Compagni Musica del paralitico destro Paolo Benedetto Bellinzani