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Dionigi del Portogallo

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Dionigi Alfonso del Portogallo, detto l'Agricoltore (o il Giusto), Dinis in portoghese e in galiziano, Dionisio in spagnolo e in asturiano, Dionís in catalano e in aragonese e Dioniso in basco, Denis in francese e in inglese e Dionysius in tedesco, in fiammingo e anche in latino (Lisbona, 9 ottobre 1261 – Santarém, 7 gennaio 1325), è stato il sesto re del Portogallo e dell'Algarve dal 1279 al 1325.
Era il figlio terzogenito (secondo maschio) del re del Portogallo e dell'Algarve Alfonso III il Restauratore e della principessa castigliana Beatrice, figlia illegittima del re di Castiglia Alfonso X il Saggio e di Maior Guillen de Guzman.
Dionigi ed il fratello Alfonso del Portogallo (D. Dionis, D. Alonso) sono citati nelle cronache di Pietro, conte di Barcelos, come figli del re Alfonso (D. Alonso…Rey de Portugal) e di sua moglie Beatrice (D. Beatriz). Secondo alcune fonti, come il Breve Chronicon Alcobacense, Matilde II di Boulogne, la prima moglie di suo padre, era ancora in vita al momento della sua nascita, per cui Dionigi al momento della nascita era illegittimo.
Nel 1262, alla morte del suo fratello maggiore, Ferdinando, Dionigi divenne il successore designato di Alfonso III.
Nel 1263 il principe Dionigi, erede al trono del Portogallo, non senza alcune resistenze (forse perché l'erede era il terzogenito ed aveva solo due anni), ricevette, come da promessa fatta dieci anni prima, il regno dell'Algarve, che veniva riunito al regno del Portogallo, dal nonno, il re di Castiglia, Alfonso X.
Nel 1277, su ordine del neopapa Giovanni XXI, un delegato apostolico pubblicò a Lisbona la bolla ed intimò i provvedimenti di interdetto per il regno e di scomunica e di decadenza dal trono per il re Alfonso III, se non avesse mantenuto fede agli impegni presi a Parigi nel 1245; Dionigi, che era già coinvolto nell'amministrazione del regno, rimase fedele al re suo padre, ignorando la bolla papale.
Dionigi divenne re il 16 febbraio 1279 alla morte del padre Alfonso III.
Siccome si mantenne fedele alla politica del padre, l'interdetto sul regno del Portogallo rimase.Nel 1280 iniziò una trattativa con papa Niccolò III, poi proseguita con papa Martino IV e papa Onorio IV e finalmente conclusa con papa Niccolò IV nel 1289, che portò ad un concordato che, con un giusto compromesso, regolò le relazioni tra la corona ed il clero.
Nel 1282 Dionigi sposò la principessa aragonese Isabella, detta "la Santa", figlia del re d'Aragona Pietro III e della principessa sveva Costanza, figlia del re di Sicilia Manfredi (quindi nipote dell'imperatore Federico II di Svevia) e di Beatrice di Savoia (1223-1259).
Nel 1290, per rimediare alla mancanza di scuole universitarie nel regno del Portogallo, Dionigi, forse appoggiandosi al collegio fondato nel 1286 dal suo tutore Dom Domingo Jardo, fondò a Lisbona la prima Università (con gli insegnanti pagati dal clero). In seguito ad attriti tra studenti e cittadini di Lisbona, l'Università, nel 1308, fu trasferita a Coimbra.
Nel 1295, approfittando della giovane età del nuovo re di Castiglia, Ferdinando IV, dichiarò guerra alla Castiglia, che si affrettò a restituire le città di Serpa e Moura ed inoltre a cedere al Portogallo le città di Aroche ed Aracena.L'anno seguente invase ed annesse il distretto di Ribacôa (che oggi comprende i comuni di Almeida, Figueira de Castelo Rodrigo, Pinhel e Sabugal), compreso tra i fiumi Côa e Duero.Nel 1297 fu siglato il trattato di Alcañices, dove Dionigi e il cugino, Ferdinando IV, riconosciuto il Ribacôa al Portogallo, sancivano una pace della durata di quarant'anni, che prevedeva amicizia e mutua difesa.
Nel 1309 Dionigi, a seguito dell'armonia ritrovata con la Castiglia, andò in aiuto di Ferdinando IV per la conquista, a cui parteciparono anche truppe aragonesi, di Gibilterra (che però, nel 1333, fu nuovamente perduta).
Quando papa Clemente V, il 3 aprile del 1312, soppresse l'ordine dei templari, Dionigi cercò di incorporare le proprietà dei templari nelle proprietà della corona, ma il papa si oppose; allora si giunse all'accordo che tali proprietà dovessero essere trasferite ad un nuovo ordine, l'Ordem de Cristo (Ordine del Cristo), che fu fondato nel 1319 e che sarà molto importante per i futuri viaggi di esplorazione.
Imitando suo nonno, Alfonso X di Castiglia, Dionigi sostituì il portoghese al latino nelle procedure giudiziarie e fece tradurre il codice reale castigliano, "las Siete Partidas", in portoghese. La corte portoghese ai tempi di Dionigi, come già ai tempi di suo padre, Alfonso III, che aveva vissuto molti anni in Francia, fu uno dei centri letterari più importanti della penisola iberica e Dionigi, oltre a essere un protettore delle lettere, lasciò un gran numero di poemi lirici, che sono contenuti nei Cancioneiros (Canzonieri).
Si prodigò per l'agricoltura (da cui il suo soprannome) con azioni dirette:
oppure indirette (frazionando le grandi proprietà e riformando le proprietà dei terreni agricoli):
Inoltre Dionigi riorganizzò la flotta sotto la guida del genovese Emanuele Pezagno, cosa che permetterà al suo successore di dare inizio ai viaggi oceanici e di raggiungere le Canarie.
Gli ultimi anni di regno di Dionigi furono amari sia per la malattia che per il comportamento dell'erede al trono, il futuro Alfonso IV, che vedendo l'affetto che legava il vecchio re ai suoi figli illegittimi, specialmente ad Alfonso Sanchez (1289-1326), e pensando che tramassero per diseredarlo, si ribellò, minacciando di fare guerra al padre; non si arrivò allo scontro aperto solo per l'intervento di sua madre, Isabella, la regina santa, che nell'ottobre del 1323 si frappose tra i due eserciti già schierati in ordine di battaglia, ad Alvalade, alla periferia di Lisbona.(Pare che l'intervento fu miracoloso: al passaggio della regina una barriera luminosa divise i due eserciti.)
Dionigi morì a Santarém il 7 gennaio 1325 e fu sepolto nel monastero di San Dionigi, a Odivelas, fatto costruire dallo stesso Dionigi. Gli successe il figlio Alfonso IV.
Dionigi ed Isabella ebbero due figli:
Dionigi ebbe otto figli illegittimi, da otto diverse amanti: