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Léon Boëllmann

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Composizioni per: Organo

#Arrangiamenti per: Organo
#Parti per: Organo
per popolarità
12 Pièces, Op.16 (12 pezzi, Op.16)2 Petites Pièces pour orgue6 Characteristic Pieces (6 pezzi caratteristici)6 Motets (6 Mottetti)Fantaisie (Fantasia)Fantaisie dialoguée, Op.35Heures mystiques, Opp.29-30 (Ore Mystic Opp.29-30)Offertoire sur des Noëls (Offertorio a Natale)Soft Voluntaries (Voluntaries molli)Suite GothiqueSuite No.2, Op.27Suite No.3 in F majorSuite No.4 in B-flat majorTantum Ergo No.3

Arrangiamenti per: Organo

Fantaisie dialoguée, Op.35Heures mystiques, Opp.29-30 (Ore Mystic Opp.29-30)Ronde française, Op.37

Parti per: Organo

Fantaisie dialoguée, Op.35
Wikipedia
Léon Boëllmann (/le'õ bɔɛl'man/; Ensisheim, 9 settembre 1862 – Parigi, 11 ottobre 1897) è stato un organista e compositore francese. Le sue composizioni includono lavori per organo, pianoforte, musica da camera e corali.
Boëllmann era figlio di un farmacista. A nove anni fu ammesso all'École de Musique Classique et Religieuse (Ecole Niedermeyer) a Parigi, dove studiò con il direttore Gustave Lefèvre, e con Eugène Gigout. Boëllmann vinse diversi premi come pianista, organista, in fuga e contrappunto, canto fermo e composizione. Dopo il diploma nel 1881, Boëllmann è stato assunto come organiste de choeur presso la chiesa di St. Vincent de Paul nel decimo distretto a Parigi, e sei anni dopo divenne cantore ed organista titolare, posizione che mantenne fino alla sua morte, avvenuta presumibilmente per tubercolosi nel 1897.
Nel 1885, Boëllmann sposò Louise, figlia di Gustave Lefèvre e nipote di Eugène Gigout, nella cui casa la coppia andò a vivere (in mancanza di figli propri, Gigout adottò Boëllmann). Boëllmann allora insegnò organo e improvvisazione alla scuola di Gigout.
Come studente preferito di Gigout, Boëllmann ebbe accesso ai migliori circoli del mondo musicale francese, divenne amico di molti artisti e poté tenere concerti sia a Parigi che nelle province. Divenne noto come "un appassionato insegnante, un critico tagliente, un dotato compositore e un esecutore di successo... che otteneva suoni piacevoli da strumenti recalcitranti". Scrisse anche critiche musicali per L'art musical sotto gli pseudonimi "il Reverendo Padre Léon" e "un ragazzo della sala Pleyel".
Boëllmann morì nel 1897, a soli 35 anni. Dopo la morte di sua moglie l'anno successivo, Gigout crebbe i loro tre orfani, una dei quali, Marie-Louise Boëllmann-Gigout (1891–1977), divenne una nota insegnante di organo a sua volta.
Durante i sedici anni della sua vita professionale, Boëllmann suonò sia come organista che come pianista in tutta Europa e compose circa 160 pezzi di vari generi. Fedele allo stile di Franck ed ammiratore di Saint-Saëns, Boëllmann mostra tuttavia un'estetica post-romantica di fine secolo, che specie nei suoi lavori per organo dimostra "notevoli sonorità", come ebbe a dire la critica. Il suo lavoro più famoso è la "Suite Gothique" (1895), divenuta oggi un pilastro nel repertorio organistico, in particolare per la Toccata conclusiva, un brano "di moderata difficoltà ma di effetto brillante," con un drammatico tema in do minore ed un'enfasi ritmica che la rese popolare già al tempo di Boëllmann. Scrisse anche mottetti e canzoni, lavori per piano, una sinfonia, brani per violoncello ed orchestra e per organo e orchestra, una suonata per violoncello (dedicata a Jules Delsart), ed altra musica da camera.