Pianoforte Solo
Pianoforte + ...
Per principianti
Compositori

Henri Rabaud

Tutto Composizioni

Composizioni per: Pianoforte

per popolarità
Andante et Scherzo, Op.8Solo de concours, Op.10
Wikipedia
Henri Rabaud (Parigi, 10 novembre 1873 – Parigi, 11 settembre 1949) è stato un direttore d'orchestra e compositore francese.
Rabaud nacque in Francia, figlio di violoncellista ed una cantante (Hippolyte Rabaud (1839–1900) fu un professore di violoncello al Conservatorio di Parigi. Henri studiò con André Gedalge e Jules Massenet al Conservatorio di Parigi. Nel 1908, divenne direttore d'orchestra all'Paris Opéra alla Opéra-Comique e dal 1914 al 1918 diresse l'Opéra. Venne poi nominato direttore musicale della Boston Symphony Orchestra dove rimase soltanto una stagione, rientrando poi a Parigi. Dopo le dimissioni di Gabriel Fauré nel 1922, Rabaud divenne il suo successore alla guida del Conservatorio di Parigi, dove rimase fino al 1941. Egli fu direttore d'orchestra e direttore musicale della Paris Opéra Orchestra per dieci anni.
La cantata Daphné di Rabaud, vinse il Prix de Rome nel 1894. La sua opera comica Mâruf, savetier du Caire era un miscuglio di wagneriano ed esotico. Egli compose altre opere, fra le quali si ricordano L'appel de la mer, Riders to the Sea, musiche di scena e colonne sonore come Joueur d'échecs (Giocatore di scacchi) del 1925. Questa produzione è comunque caduta nell'oblio.
Fra le composizioni per orchestra si ricordano Divertissement su di una canzone russa e Eglogue, un poema virgiliano per orchestra, ed il poema sinfonico, La procession nocturne, la sua opera orchestrale più nota, ancora occasionalmente eseguita e registrata. Scrisse anche musiche per coro ed orchestra e due sinfonie.
La sua musica da camera comprende diverse opere per violoncello e pianoforte così come Solo de concours per clarinetto e pianoforte — un pezzo virtuosistico scritto per l'esame di diploma ed un concorso solistico del Conservatorio di Parigi del 1901.
Conservatore come compositore, fu conosciuto per il suo motto: “il modernismo è il nemico.”