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Darius Milhaud

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Saudades do BrasilSuite symphonique No.2, Op.57Suite, Op.8
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Darius Milhaud /da'ʁjys mi'jo/ (Marsiglia, 4 settembre 1892 – Ginevra, 22 giugno 1974) è stato un compositore francese.
Nato a Marsiglia da una famiglia di amanti della musica, nel 1909 si recò a Parigi per iscriversi al Conservatorio dove studierà fino al 1915. Uno dei suoi insegnanti, per l'orchestrazione, fu Paul Dukas. In questi anni ebbe l'occasione di conoscere Georges Auric e Arthur Honegger con cui strinse amicizia. Durante il periodo bellico, a causa di una malattia reumatica di cui soffriva, riuscì a farsi riformare. Nel periodo di studio al Conservatorio scrisse diverse composizioni tra cui il Concerto n.1 per pianoforte (1913) e le musiche di scena sulla trilogia di Eschilo tradotta da Paul Claudel con cui collaborò più volte. Nel 1918 Milhaud entrò in contatto con Cocteau e Satie ed entrò a far parte del "Gruppo dei Sei". Quando Claudel, diventato ministro plenipotenziario a Rio de Janeiro, gli chiese di diventare suo segretario, Milhaud accettò e in Brasile conobbe e si entusuasmò per le musiche sudamericane di cui lasciò testimonianza in opere come Le boeuf sur le toit e Saudades do Brazil. Viaggiò parecchio, sia in qualità di direttore d'orchestra che come critico musicale e nel 1923, durante un soggiorno negli Stati Uniti, scoprì il jazz. Nel 1925 sposò una cugina, Madeleine Milhaud, da cui ebbe un figlio, Daniel.
Nel 1940, per sfuggire ai nazisti essendo egli di fede ebraica, ritornò negli Stati Uniti, dove Pierre Monteux gli procurò un posto di insegnante di composizione al Mills College di Oakland (ruolo che conserverà fino al 1971); tra i suoi allievi vi furono Burt Bacharach e Philip Glass. Nel 1947 si stabilì nuovamente a Parigi dove insegnò al conservatorio e dall'anno successivo fu chiamato a dirigere la sezione musicale di Radio France. La sua fede ebraica è testimoniata anche dalla sua ultima opera, "David", scritta nel 1952.
L'artrite reumatoide che gli venne diagnosticata lo portò infine alla paralisi costringendolo ad abbandonare quasi del tutto le sue attività. Nel 1971 venne comunque eletto all'Accademia delle Belle Arti. Morì a Ginevra all'età di 81 anni.
Darius Milhaud lascia un corpus musicale gigantesco (più di 450 opere) comprendente opere teatrali, balletti, musiche di scena e musica corale, composizioni per voci e strumenti, musica da camera e per pianoforte. Il suo stile è influenzato sia da Satie che dai ritmi esotici, specialmente del Brasile (che ebbe modo di conoscere nei suoi viaggi). Già nelle prime composizioni fece ricorso alla politonalità che si ritroverà poi in molte sue opere; il suo stile è ironico e moderno, con un contrappunto notevole e un'armonia forte che sconfina anche nell'atonalità.
Nella sua lunga carriera musicale, Milhaud non è stato solamente un grande compositore, ma anche un grande insegnante, riuscendo a crescere allievi destinati a fama mondiale. Fra di essi non vi sono solamente musicisti classici ma anche grandi della musica jazz e pop. A tal proposito sono da ricordare:
Scrisse una quindicina di balletti tra cui: