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Dario Castello

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Composizioni per: Violoncello

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Dario Castello (Venezia, 19 ottobre (batt.) 1602 – Venezia, 2 luglio 1631) è stato un compositore e violinista italiano, esponente del primo barocco. Fu uno maggiori esponenti Scuola veneziana ed ebbe un ruolo di fondamentale importanza nella creazione della sonata del primo Seicento.
Dario Domenico Castello nacque a Venezia, dove fu battezzato il 19 ottobre 1602 nella parrocchia di San Barnaba. Ebbe la sua formazione dal padre Giovanni Battista, suonatore di violino, attivo con alcune compagnie veneziane di strumentisti. La sua carriera fu certamente favorita dalla rete di relazioni familiari con alcuni importanti musicisti operanti a Venezia. Nel 1620 intraprese la carriera ecclesiastica e nel 1623 fu ordinato suddiacono, nel 1625 diacono e nel 1627 sacerdote. Fu pure alla testa di una «compagnia de musichi d'instrumenti da fiato», come si legge nel frontespizio del primo e del secondo libro delle sue Sonate concertate in stile moderno, pubblicati rispettivamente nel 1621 e nel 1629. Il 19 novembre 1624 fu nominato «sonador di violin» nella cappella di San Marco, all'epoca diretta da Claudio Monteverdi, dove, già da qualche mese il fratello Francesco prestava servizio come suonatore di trombone.
Morì a Venezia il 2 luglio 1631 nella parrocchia di Sant’Angelo, vittima di un'epidemia di peste.
Sono pervenute fino a noi 29 delle sue composizioni. La sua musica era piena di inventiva e dotata di una tecnica brillante e raffinata. I suoi lavori erano costituiti da sezioni polifoniche intervallate da recitativi drammatici su di un basso continuo, in linea con il titolo delle pubblicazioni in stil moderno; comunque egli usò anche la tecnica della vecchia forma canzone, che impiegava brevi sezioni dal marcato contrasto sonoro alternati a tratti melodici. Castello indicava anche quali strumenti dovessero eseguire la musica citando cornetti, violini, tromboni e fagotti (in realtà dulciane).
Le sue raccolte di sonate sono state ristampate fino al 1658 a Venezia ed Anversa, a conferma dell'interesse dei musicisti dell'epoca per la produzione del compositore.