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Alberto Mazzucato

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Alberto Mazzucato (Udine, 28 luglio 1813 – Milano, 31 dicembre 1877) è stato un compositore, docente, critico musicale e traduttore italiano.
Studiò Matematica all'Università degli Studi di Padova, ma poi preferì dedicarsi alla musica, di cui aveva avuto i primi insegnamenti dalla madre. Compose otto opere tra il 1834 e il 1843, tra le quali quella di maggior successo fu Esmeralda, del 1838. Contribuì inoltre al pastiche La vergine di Kermo, del 1870, con musiche anche di Carlo Pedrotti, Antonio Cagnoni, Federico Ricci, Amilcare Ponchielli e Giovanni Pacini.
La prima opera, La fidanzata di Lammermoor, rappresentata prima a Padova e poco dopo a Milano, ebbe un buon successo e gli permise di scrivere l'opera successiva per il Teatro della Canobbiana di Milano, Don Chisciotte, che però non piacque. Fece quindi un viaggio a Parigi, nel corso del quale poté perfezionare il suo stile sotto l'influsso delle musiche di Beethoven, delle opere di Meyerbeer e della Juive di Halévy; tornato in Italia, diede l'Esmeralda, che ebbe un buon successo a Mantova, Udine e Milano. Le opere successive ebbero sorte alterna: I corsari cadde clamorosamente al Teatro alla Scala, mentre accoglienza migliore ebbero I due sergenti e Luigi V, re di Francia. L'ultima opera fu Hernani, rappresentata al Teatro Carlo Felice di Genova poco tempo prima dell'omonima opera di Verdi: fu un fiasco, in seguito al quale Mazzucato smise di comporre per concentrarsi sull'attività di insegnante. Entrò al Conservatorio di Milano nel 1839, e ne divenne direttore nel 1872. Tra i suoi allievi più importanti i compositori Arrigo Boito, Benedetto Junck, Isidore de Lara, Carlotta Ferrari, Antônio Carlos Gomes e Ivan Zajc, i soprani Marcella Lotti della Santa e Marietta Gazzaniga, il tenore Sims Reeves.
In qualità di giornalista, scrisse articoli per la Gazzetta musicale di Milano tra il 1845 e il 1858. Insieme a Luigi Felice Rossi e Guglielmo Quarenghi fondò nel 1860 la Società di Santa Cecilia. Nel 1859 fu nominato maestro concertatore al Teatro alla Scala di Milano, posizione che mantenne fino al 1868. Tradusse in italiano importanti opere di teoria musicale, oltre al Grande Trattato di Strumentazione e di Orchestrazione Moderne di Berlioz.
Sposò Teresa Ninfa Bolza, figlia del commissario Luigi Bolza, dalla quale ebbe due figli: Elisa (7 luglio 1846 - 27 marzo 1937) e Giovanni Andrea (10 maggio 1850 - Londra agosto 1900) che emigrarono entrambi a Londra a fine anni Settanta. Elisa, cantante e compositrice, si sposò con il musicista Brigham Bicknell Young ed emigrò in Stati Uniti. Giovanni Andrea fu librettista, corrispondente del Corriere della Sera, traduttore e critico musicale.