Tiburzio Massaino
Composizioni per: Voce
A
Amor io non mi pentoB
Beata Dei genitrixBenedicamus PatremC
Canite tuba in Sion (Tuba Canite a Sion)Cantionum ecclesiasticarum, Libro 1Cilicio Caecilia membra domabatE
Ego pro te rogavi PetreEgo sum panis vivusExiit sermo (Exiit Sermo)G
Gabriel angelus locutus estH
Hic est Praecursor dilectusHodie lucerna ante solem lucetI
Iluminare Jerusalem (Iluminare Gerusalemme)Impetum inimicorum ne timueritisIntelligite insipientesIsti qui amicti suntIte in universum mundum (Ite in mundum Universum)J
Jubilate DeoL
Levita LaurentiumM
Madrigali a 5 voci, Libro 1 (Madrigali a 5 Voci, Libro 1)Madrigali a 6 voci, Libro 1 (Madrigali a 6 Voci, Libro 1)Madrigali a 6 voci, Libro 2 (Madrigali a 6 Voci, Libro 2)Mentre vaga AngiolettaN
Ne timeas Maria (Ne Timeas Maria)O
O Domine Jesu ChristeO gloriosa DominaO quam suavis est Domine spiritus tuusP
Per lignum servi facta sumus (Per lignum Servi facta sumus)Petite et accipietisQ
Quanti mercenariiQuem vidistis pastores for 5 VoicesQuem vidistis pastores for 8 VoicesS
Salvatorem exspectamusSi ego non abieroStephanus servus DeiT
Tutta la mia fiorita e verde etadeV
Verbum caro factum estVidi speciosam (Speciosam Vidi)Virtute magnaWikipediaTiburzio Massaino (Cremona, dopo il 1550 – Cremona, 1609 circa) è stato un compositore italiano. Fu un anticipatore dell'opera drammatica e il fondatore della Cappella del Duomo di Salisburgo.
Poco si sa della sua vita di frate agostiniano, se non che fu particolarmente inquieta. Ciò si riflette nella sua produzione, assai variegata e ricca di soluzioni ardite. Ad esempio, nelle opere religiose corali e strumentali, mostra grande capacità ed estro nelle elaborazioni contrappuntistiche, spingendosi sino a comporre brani per 8 e 16 tromboni e mottetti a 16 voci (1608). Per contro, nella musica profana non andò oltre composizioni assai misurate e scritte per non più delle classiche 5 voci. Fu nominato Maestro di cappella a Piacenza, quindi a Roma (1571), a Lodi (1580), a Salò (1587), a Salisburgo (1589 - 1591), a Praga e a Cremona (1594) e infine di nuovo a Piacenza (1609). Suo allievo fu il monaco agostiniano Guglielmo Lipparini.
Di lui ci sono giunte pubblicate le seguenti opere:
R. Monterosso, "Sacri modulorum concentus" di Massaino Tiburzio, Fondazione Claudio Monteverdi, 1971 AA.VV. Larousse de la Musique Larousse, Paris, 1957.
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