Compositori

Amazing Grace

Compositore: Anonymous (Anonimo)

Strumenti: Voce Mixed chorus

Tags: Sacred hymns Inno Musica sacra Musica tradizionale Canzone

#Arrangiamenti

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Arrangiamenti:

Altri

Bass trombone + Flicorno soprano(2) + Tuba (Rondeau, Michel) Viola (Fine, Elaine) Tromba (Sampson, David M.)
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Amazing Grace è uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese del '700, cantato anche durante il periodo natalizio. La sua origine storica è raccontata nell'omonimo film diretto nel 2006 da Michael Apted.
Il titolo, che significa "grazia incredibile", fa riferimento a diversi passi biblici:
«Per questa grazia, infatti, siete stati salvati mediante la fede; questo non viene da voi ma è grazia di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.»
«Chi sono io, Signore Dio, perché Tu mi abbia condotto fin qui? E quasi fosse poco ai tuoi occhi, o Dio, ora parli della casa del tuo servo nel lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio!»
La melodia è forse di derivazione irlandese e comparve per la prima volta tra i canti popolari d'America in una raccolta intitolata Virginia Harmony di Carrell e Clayton (1831).
L'autore è John Newton, ex capitano di navi negriere, e può considerarsi un inno di ringraziamento a Dio per la grazia della sua conversione, tanto più "sorprendente", quanto più infima era la sua professione. Il percorso che portò l'autore alla riscoperta del cristianesimo fu lungo e tormentato: orfano di madre a sei anni, all'età di undici anni decise di seguire le orme del padre marinaio abbandonando gli studi classici intrapresi. Trascorse l'adolescenza nella Marina Britannica, non senza problemi perché venne messo ai ferri per motivi disciplinari e successivamente fu venduto a un colono della Sierra Leone. In seguito a questi eventi perse la fede giungendo a fare professione di ateismo e ad assumere volutamente comportamenti empi e irriverenti. Riuscì ad evitare un destino di schiavitù arruolandosi come marinaio semplice su un'imbarcazione, e riuscì in seguito a fare carriera diventando capitano di imbarcazioni negriere intorno alla metà del Settecento. Nelle sue memorie lascia un ricordo di quel periodo, che doveva segnare profondamente la sua coscienza, e del disagio che lo condurrà infine all'abbandono di quella professione e alla conversione religiosa:
«Durante il tempo in cui ero occupato nel commercio degli schiavi, io non ebbi mai il minimo scrupolo in quanto alla legittimità di tale traffico. In generale io ne ero soddisfatto, come di una cosa che la Provvidenza stessa mi aveva destinato, sebbene per molti riguardi era lungi dall'essere di mia scelta... Io considerai me stesso come una specie di carceriere o di guardiano e alle volte ero disgustato di un impiego dove non si trattava d'altro che di ceppi, catene e ferri. Considerando questo, io avevo spesso pregato il Signore che egli, a suo proprio tempo, si compiacesse di situarmi in situazione più umana...»
Sposatosi con Mary Catlett, della quale era realmente innamorato, si riavvicinò gradualmente alla fede, iniziando a dedicare alla preghiera un'ora ogni sera e obbligando anche i suoi marinai, la domenica, a pregare insieme. Probabilmente fu la lettura dell'Imitazione di Cristo, testo spirituale medievale forse opera del monaco Tommaso da Kempis, a risvegliare in lui il desiderio di riavvicinarsi alla fede, ma sicuramente ebbe influenza anche il fatto di essere scampato a morte quasi certa durante una terribile tempesta. Da quel momento iniziò a crescere in lui il disagio per l'attività che conduceva, e per quanto inizialmente tentasse di conciliarla con la ritrovata fede cristiana, adoperandosi per rendere più umane le condizioni degli schiavi trasportati, si rese infine pienamente conto dell'impossibilità di farlo, e decise di abbandonare il lavoro sulle navi che operavano la tratta. Il cambio di occupazione lo portò a diventare ispettore delle navi al porto di Liverpool. Tuttavia la maturazione della conversione avvenuta a bordo delle navi negriere lo portò ad una ricerca spirituale sempre più profonda che culminò nella vocazione religiosa. Incontrò diverse difficoltà nel realizzare questo desiderio, a causa della mancanza di un titolo di studio adeguato, tuttavia grazie all'intercessione di un amico influente riuscì infine a diventare pastore della parrocchia di Olney, dove si guadagnò presto l'affetto e la stima dei parrocchiani per i suoi modi franchi e decisi. S'impegnò nella stesura di testi abolizionisti (come i Pensieri sulla tratta degli schiavi africani, 1788) dove contrastava le teorie degli schiavisti, e scrisse inoltre degli inni notevoli contenuti in Olney Hymns. Dopo aver servito per 17 anni la parrocchia di Olney, gli venne affidata la chiesa di St. Mary Woolnoth a Londra, dove rimase altri 26 anni e dove poi morirà. Fino all'ultimo, malgrado problemi di salute che lo ridussero quasi cieco e la memoria che cominciava ad abbandonarlo, volle continuare a testimoniare la propria conversione, considerata una strabiliante manifestazione della grazia di Dio, per indicare che, se aveva toccato lui, nessun peccatore ne era escluso, qualunque fossero i suoi peccati. Diceva infatti: «Come potrebbe un vecchio persecutore dell'Africa smettere di parlare fino a che può farlo?». E ancora, durante un sermone: «La mia memoria è quasi del tutto svanita, ma ricordo due cose: che io sono un grande peccatore e che Cristo è un grande salvatore».
Morì nel 1807, esattamente l'anno che vide l'abolizione della tratta degli schiavi in tutti i domini inglesi. Sulla sua lapide sono incise, per sua volontà, le parole pronunciate poco prima di morire:
«John Newton, ecclesiastico, un tempo un infedele e un libertino, servo degli schiavisti in Africa, fu, per grazia del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, conservato, redento, perdonato e inviato a predicare quella Fede che aveva cercato di distruggere.»
Canzone popolare
Una sesta strofa, talvolta messa come quinta, è presente in alcune versioni:
«The earth shall soon dissolve like snow, The sun forbear to shine; But God, who call'd me here below, Will be forever mine.»
«La terra presto si dissolverà come neve, il sole smetterà di splendere; ma Dio, che mi ha chiamato quaggiù, sarà per sempre mio.»
Vi è una strofa finale alternativa, non presente nell'originale di John Newton e tramandatasi oralmente per un cinquantennio; fu riportata da Harriet Beecher Stowe nel romanzo La capanna dello zio Tom. È spesso inserita come strofa di chiusura già dopo la quarta.
«When we've been there ten thousand years, Bright shining as the sun, We've no less days to sing God's praise Than when we first begun.»
«Quando saremo lì da diecimila anni, splendenti come il sole, non avremo meno giorni per cantare la lode di Dio di quando avevamo iniziato.»
Il brano è stato interpretato da moltissimi musicisti, tra cui Diana Ross, che lo ha interpretato per la prima volta dal vivo a Vienna nel 1992 ed incluso nel CD Christmas in Vienna, assieme a Plácido Domingo e José Carreras ed ancora nel CD A Very Special Season, nel 1994; KC and the Sunshine Band (anche dal vivo), Rod Stewart (sull'album Every Picture Tells a Story) e Joan Baez. Una delle interpretazioni più toccanti e significative è quella di Mireille Mathieu, la più celebre cantante francese. Il brano è stato pubblicato nell’album “Mes classiques” del 2018, nel quale la cantante dai 200 milioni di dischi venduti interpreta questa magnifica canzone.
Versioni strumentali sono state proposte da Marty Friedman per un evento al Tokyo Dome e pubblicata online per sole 24h, Jeff Beck nell'album Merry Axemas, da Steve Morse nel Guitar Solo Total Abandon dei Deep Purple, dal gruppo punk Dropkick Murphys e da Victor Wooten dei Bela Fleck & the Flecktones, da Chris Squire degli Yes (come assolo di basso elettrico) e da Rick Wakeman in due versioni (una come piano solo e l'altra per voce solista, pianoforte e coro) nel DVD Amazing Grace.
Un'interpretazione molto significativa è quella ad opera della cantante giapponese Mika Nakashima (da ascoltare, con la meravigliosa voce di Paul Robeson, del 1935). Anche se quella più struggente ed intensa per il Giappone, rimane l'esecuzione della famosa artista Minako Honda. La versione più accreditata per una voce femminile è però quella della regina del soul, Aretha Franklin, registrata live in un suo album gospel chiamato proprio Amazing Grace. Notevole l'interpretazione di Nana Mouskouri. Importantissima e celebre è la versione cantata dal Re del Rock, Elvis Presley, contenuta nell'album He Touched Me del 1971. Suggestiva l'interpretazione delle irlandesi Celtic Woman, accompagnate da suonatori di cornamusa ed orchestra.
Nel 1970 la cantante folk americana Judy Collins pubblicò una versione del brano contenuta nel suo ottavo album in studio Whales & Nightingales. Incisa a cappella e con l'ausilio di un coro di amici, tra cui suo fratello e il suo fidanzato, l'attore Stacy Keach, presso la St. Paul's Chapel della Columbia University, la registrazione è stata selezionata nel 2017 per la conservazione nel National Recording Registry dalla Library of Congress come "culturalmente, storicamente o artisticamente significativa".
I Ricchi e Poveri l'hanno incisa con un testo in italiano ed il titolo Amici miei (1971), contenuta nell'album omonimo, mentre Il Guardiano del Faro ne realizzò una versione strumentale intitolata Il gabbiano infelice (1972). Nello stesso anno fu incisa anche da Iva Zanicchi col titolo La mia sera, in uno splendido adattamento curato da Paolo Limiti.
Lo storico gruppo U2 lo ha eseguito come intro di Where the Streets Have No Name in quasi tutti i concerti del U2 360° Tour.
Il gruppo giapponese Nirgilis in una delle loro canzoni (Sakura, usata anche come quarta sigla di apertura dell'anime Eureka Seven), inserisce una parte del testo dell'Amazing Grace in chiave lirica, udibile perfettamente ad inizio, metà e fine brano. Nel 2011 è stata interpretata da Andrea Bocelli. Nel 2012 è stata interpretata da Sandro Casali (voce della rock band italiana Sixty Miles Ahead).
Il cantautore statunitense country Alan Jackson ha inciso una versione gospel di Amazing Grace nell'album Precious Memories Vol.2 del 2013.
Il gruppo celtic punk statunitense Dropkick Murphys ha inciso una versione strumentale di Amazing Grace nell'omonima traccia del disco The Gang's All Here del 1999, traccia che viene proposta molto spesso durante i loro concerti e viene eseguita con anche il testo cantato.
Nel film Pain & Gain - Muscoli e denaro uno dei protagonisti, Dwayne Johnson, interpreta una strofa del brano.
Nel film "Terrore dallo spazio profondo" è presente, nella parte finale del film, una versione a cornamusa e in seguito una breve reinterpretazione distorta con chitarra elettrica.
Il brano viene più volte citato nel film animato Detective Conan: La musica della paura del 2008.
Nel videogioco GTA2 la stazione radio degli Hare Kṛiṣhṇa ne trasmette una versione abbreviata.
Nel dicembre del 2016 è interpretata dalla cantante italo americana Laura Pergolizzi (LP).
Il giorno di Pasqua del 2020, Andrea Bocelli interpreta il brano dal sagrato del Duomo di Milano in una piazza vuota durante la pandemia da COVID-19,come momento di preghiera per il mondo intero.
La canzone ed il suo significato sono un tema ricorrente nel gioco Far Cry 5.