Compositori

Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie

Compositore: Vivaldi Antonio

Strumenti: Voce Female chorus Orchestra

Tags: Sacred oratorios Oratorio Musica sacra

#Parti
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Selections. Aria di Holofernes (Act I, 19) PDF 0 MBSelections. Veni, veni me sequere fida (Act I, 23) PDF 0 MBSelections. Veni, veni me sequere fida (Act I, 23) (no continuo realization) PDF 0 MB
Selections. Arma, cædes, vindictæ, furores (Act I, 1) PDF 0 MB

Parti per:

TuttoVioloncelloViolinoViolaOrganoClavicembaloBasso continuo

Arrangiamenti:

Altri

Mundi rector de Caelo micanti. Mixed chorus (Unknown)
Wikipedia
Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie (RV 644) è un oratorio in latino di Antonio Vivaldi, il solo sopravvissuto dei quattro che risultano essere stati composti dal musicista veneziano. Il libretto fu scritto da Iacopo Cassetti, basato sul biblico Libro di Giuditta.
Juditha triumphans fu composto e rappresentato nel 1716 a Venezia all'Ospedale della Pietà.
Il lavoro fu commissionato per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi e la difesa vittoriosa dell'isola di Corfù. Nel luglio del 1716, i Turchi sbarcarono a Corfù e misero sotto assedio l'isola. La popolazione resistette all'occupazione e in agosto Venezia firmò un'alleanza con il Sacro Romano Impero Germanico. Il 18 agosto, sotto il comando del conte Johann Matthias von der Schulenburg, la battaglia decisiva fu vinta e i turchi abbandonarono l'isola.
Juditha triumphans fu messa in scena alla Pietà in novembre e riscosse un grande successo. La storia di Juditha e la sua vittoria contro l'invasore Holofernes fu un'allegoria per Venezia vittoriosa sui Turchi. Il vittorioso generale von der Schulenburg fu presente alla rappresentazione. La prima parte dell'oratorio fu presa come marcia militare della Repubblica Veneta mentre il finale venne usato come inno nazionale pur non avendone lo status.
Tutti i personaggi, maschi e femmine, furono interpretati dalle ragazze dell'Ospedale. Essi sono:
Un coro femminile canta la parte dei soldati assiri e delle donne betuliane.
L'orchestra d'archi è affiancata da 2 trombe, timpani, 2 oboi, chalumeau soprano, 2 clarinetti, 2 flauti dritti contralto, mandolino, 4 tiorbe, 5 viole all'inglese (viole da gamba), viola d'amore e organo.
Il re assiro Nabucodonosor manda un esercito contro Israele per esigere i coattivi tributi non versati. Sotto il comando del generale Holofernes, gli Assiri assediano la città di Betulia nell'intento di conquistarla. La giovane vedova ebrea Juditha va dal condottiero assiro per implorare pietà. Egli s'innamora di lei e questa finge l'amore nei suoi confronti. Dopo aver banchettato e bevuto grandi quantità di vino, Holofernes cade addormentato: prima di riprendere coscienza, viene decapitato da Juditha. Dopo l'omicidio ella fugge dal campo nemico e torna vittoriosa a Betulia.
Il musicista veneto Luciano Brunelli ha scritto sulle note del Salve invicta Juditha formosa l'inno Na bandiera, na łengoa, na storia, proposto senza successo come inno regionale del Veneto nel 2018.