Rappresentata per la prima volta al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1720, l'opera fu rappresentata con un cast di alto livello:
In un periodo di pieno fervore compositivo e grande interesse da parte del pubblico, in cui arrivò a rappresentare una seria alternativa a compositori di successo come
Carlo Francesco Pollarolo e
Giuseppe Maria Orlandini, Vivaldi fu oggetto anche della satira di
Benedetto Marcello, che sembra proprio riferirsi al cast della Verità in cimento già dalla provocatoria copertina del suo pamphlet Il teatro alla moda (Venezia, 1720).