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Compositori

La gazzetta

Compositore: Rossini Gioachino

Strumenti: Voce Orchestra

Tags: Opera buffa Opere Opera comica

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Wikipedia
(Libretto)
La gazzetta è un'opera buffa di Gioachino Rossini, andata in scena il 26 settembre 1816 al Teatro dei Fiorentini di Napoli.
Il poeta Giuseppe Palomba ricavò il libretto da Il matrimonio per concorso di Carlo Goldoni, sfruttando la precedente riduzione librettistica di Gaetano Rossi per la musica di Giuseppe Mosca (Avviso al pubblico, Milano, Scala, 1814). A sua volta, il libretto di Palomba fu rivisto da Andrea Leone Tottola. Alcuni brani furono ricavati da Il Turco in Italia e da La pietra del paragone. A loro volta, alcuni brani della Gazzetta, tra cui la sinfonia, furono trapiantati nella Cenerentola.
In epoca moderna, l'opera è stata messa in scena al ROF di Pesaro nel 2001, con Stefania Bonfadelli, Pietro Spagnoli e Bruno Praticò, e con la regia di Dario Fo.
Nel 2011, negli Archivi della Collezione del Conservatorio di Palermo è stata ritrovata la musica del quintetto dell'Atto Primo, considerata perduta. La prima rappresentazione critica dell'opera, a cura di Philip Gossett, è avvenuta nel 2013, al New England Conservatory, a cui sono seguite le repliche del 2014 a Liegi e il ritorno nel 2015 al ROF.
L'opera è ambientata a Parigi, nei pressi della locanda di Filippo. Don Pomponio, nobile napoletano, volendo far sposare la figlia con un nobile del luogo, pubblica sulla gazzetta un annuncio con cui spera di trovare qualche pretendente alla mano della figlia; la notizia desta ilarità e confusione, soprattutto perché Lisetta è già segretamente impegnata col locandiere Filippo. A complicare la faccenda è il conte Alberto, in cerca di moglie, che sulle prime chiede a Pomponio di maritare la figlia, come scritto sul giornale, e poi si innamora della giovane Doralice (che però è stata promessa dal padre Anselmo a Monsieur Traversen). La vicenda si complica ulteriormente: per evitare che la tresca tra lui e Lisetta si scopra, Filippo s'inventa di essere sposato con Madama la Rose, scatenando la gelosia di Lisetta; il conte Alberto smania di gelosia per Doralice; Filippo si presenta come un quacchero a don Pomponio per sposare Lisetta, ma lei, ancora gelosa, rifiuta la sua mano. Dopo rappacificazioni, duelli e una caotica festa in maschera, la verità viene a galla, e Anselmo e Pomponio si vedono costretti ad acconsentire alle due nozze.