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Parti per: Viola

Composizione: Quintetto per archi

Compositore: Schubert Franz

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Wikipedia
Il quintetto per archi in do maggiore (D. 956, Op. post. 163) è una composizione musicale da camera del compositore austriaco Franz Schubert composta nel 1828, circa due mesi prima della sua morte.
È anche noto come quintetto per violoncello, poiché l'organico è composto da un quartetto d'archi standard con un secondo violoncello aggiunto (formazione inusuale, dato che nei quintetti d'archi solitamente lo strumento aggiunto è una seconda viola) o anche solo quintetto per archi di Schubert poiché questo è l'unico lavoro del compositore con questo organico e altri suoi quintetti prevedono quartetti standard accompagnati dal pianoforte. Il brano è composto da quattro movimenti, tutti di grande estensione e ricchezza compositiva, e l'esecuzione completa richiede solitamente circa un'ora.
Nonostante oggi sia riconosciuto dai musicologi come un capolavoro assoluto della storia della musica e come una delle massime espressioni del sublime nel Romanticismo, il brano non godette inizialmente di alcuna fama. La prima esecuzione pubblica e la pubblicazione a stampa non avvennero che molti anni dopo la morte del compositore, rispettivamente nel 1850 e 1853.
Il quintetto venne composto da Franz Schubert fra l'estate e l'inizio dell'autunno 1828, contemporaneamente alle sue ultime tre sonate per pianoforte e ai Lieder che faranno poi parte del ciclo Schwanengesang.
Una volta finito, Schubert propose il quintetto a Heinrich Albert Probst, uno dei suoi vari editori, con una lettere in cui gli chiedeva se era interessato alla pubblicazione: «Ho finalmente scritto un quintetto per due violini, una viola e due violoncelli. […] Le prove non cominceranno che fra pochi giorni. Vi prego di farmi sapere se qualcuna di queste composizioni riuscisse a incontrare il vostro favore». Probst però non dimostrò alcun interesse per il quintetto e chiese invece a Schubert di fornirgli piuttosto nuovi Lieder, ovvero musica per pianoforte e voce, facilmente eseguibile in casa, che ai tempi era molto popolare e rappresentava la produzione più nota e apprezzata del compositore, mai davvero preso seriamente in considerazione come autore sinfonico o cameristico mentre era in vita.
Il quintetto venne eseguito in pubblico per la prima volta solo il 17 novembre 1850 nella sala da concerto Musikverein di Vienna, e venne pubblicato tre anni dopo, nel 1853, in occasione del 25ennale della morte del compositore.