Trio d'archi Solo
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Compositori

Arrangiamento per: Trio d'archi

Composizione: Jesu, der du meine Seele

Compositore: Bach Johann Sebastian

Arrangiatore: Lange-Müller Peter

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Aria: 'Wir eilen mit schwachen, doch emsigen Schritten' (No.2). For String Trios (Optional Quartet) (Lang). Complete Score and Parts PDF 0 MB
Wikipedia
Jesu, der du meine Seele (Gesù, tu che la mia anima) BWV 78, è una cantata di Johann Sebastian Bach. Fu composta a Lipsia per la quattordicesima domenica dopo la Santissima Trinità e fu eseguita per la prima volta il 10 settembre 1724. È basata su un inno di Johann Rist.
Bach compose la cantata nel suo secondo anno a Lipsia. Per la quattordicesima domenica dopo la Trinità, il 10 settembre 1724, scelse un inno di Johann Rist (1641) in 12 strofe. Rist scrisse le parole e probabilmente compose anche la melodia. Un librettista sconosciuto riscrisse la poesia per i sette movimenti della cantata, lasciando inalterate la prima e l'ultima strofa e prendendo dalle altre dei versi. Il secondo movimento corrisponde alla seconda strofa, il terzo alle strofe dalla terza alla quinta, il quarto alla sesta e alla settima, il quinto all'ottava, alla nona e all'undicesima e infine il sesto all'undicesima.
Le letture previste per la domenica erano tratte dalla Lettere ai Galati, l'insegnamento di Paolo sui desideri della carne e sul frutto dello Spirito (Galati 5:16–24), e dal Vangelo secondo Luca, la guarigione dei dieci lebbrosi (Luca 17:11–19). Il corale sembra essere legato solo alla lontana da tali letture.
La cantata in sette movimenti prevede, come solisti, un soprano, un contralto, un tenore e un basso, un coro SATB, un flauto traverso, due oboi, due violini, una viola, un violone e un basso continuo che comprende un organo e corno nel coro iniziale.
La cantata è notevole per il continuo contrasto di affetti: assai profondo nel coro iniziale, quasi gioioso, benché talvolta esitante, nel secondo movimento e disperato nel terzo.
Il coro iniziale è una fantasia corale in forma di passacaglia. Il tema utilizzato, detto passus duriusculus o quarta cromatica, appare 27 volte, talvolta rovesciato oppure in tonalità differenti. Era già conosciuto prima di Bach, il quale lo usò anche nel quinto movimento della sua cantata giovanile pasquale, Christ lag in Todesbanden, e, soprattutto, in Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen, modello per il Crucifixus della messa in Si minore.
Il duetto per soprano e contralto esprime, soprattutto grazie al continuo dei violoncelli, del violone e dell'organo, il procedere di passi affrettati. L'aria per tenore è anticipata da, inizialmente, un recitativo secco, e, infine, con un arioso sulle parole dell'inno originale. Essa è accompagnata da melodie eseguite dal flauto che esprimono il sollievo del cuore.
Il recitativo per basso con gli archi è molto simile alla vox Christi (voce di Cristo) della passione secondo Matteo. Esso è segnato con un'insolita precisione: vivace, adagio, andante, con ardore. Bach ottiene un effetto di grande impatto drammatico, intensificato dai salti vocali del solista. L'ultima aria è simile a un concerto per oboe e voce da basso.
Il corale di chiusura riadatta la melodia originale in quattro parti.