Compositori

12 mélodies (12 melodie)

Compositore: Séverac Déodat de

Strumenti: Voce Pianoforte

Tags: Melodia Canzone

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1. Le ciel est par-dessus le toit PDF 0 MB2. Temps de neige PDF 0 MB3. Un Rêve PDF 0 MB4. A l'aube dans la montagne PDF 0 MB5. Philis PDF 0 MB6. Chanson de Jacques PDF 0 MB7. Chanson de la nuit durable PDF 0 MB8. Chanson pour le petit cheval PDF 0 MB9. Les Hiboux PDF 0 MB10. Ma poupée chérie PDF 0 MB11. Aubade PDF 0 MB12, Chant de Noël PDF 0 MBCover PDF 0 MB
Wikipedia
Marie-Joseph-Alexandre Déodat de Séverac (Saint-Félix-Lauragais, 20 luglio 1872 – Céret, 24 marzo 1921) è stato un compositore e organista francese.
Figlio del pittore Gilbert de Séverac, inizia lo studio della musica imparando l'organo con l'organista del suo paese, Louis Amiel. Spinto dal padre ad intraprendere l'attività legale, si iscrive all'università di Tolosa, che abbandonerà nel 1893 per dedicarsi completamente alla musica. Nel 1896 entra alla Schola Cantorum, studiando con Vincent d'Indy e Albéric Magnard, e avendo per compagni di corso un musicista come Albert Roussel; approfondisce lo studio dell'organo con Alexandre Guilmant; negli stessi anni diventa assistente di Isaac Albéniz. Guadagnò un'ampia popolarità nel 1909 con la composizione dell'opera Le coeur du moulin e stringendo amicizia con alcuni dei nomi più importanti della scena musicale parigina dell'epoca (Maurice Ravel, Gabriel Fauré, Debussy ecc.). Contemporaneamente dava alle stampe numerose parti pianistiche e di musica da camera, su testi di Maeterlinck, Baudelaire, Verlaine e altri, che divennero ben presto molto popolari.
I suoi ideali però, fortemente venati di nazionalismo, e troppo intransigenti per una certa cultura dell'epoca, lo spinsero ad auto-esiliarsi presso la cittadina di Céret, in qualità di organista della locale chiesa di St. Pierre. Dopo aver brevemente partecipato alla prima guerra mondiale, la sua attività di compositore si ridusse, aumentando nel contempo quella di organista e liturgista.
La produzione di de Séverac comprende, oltre a numerose pagine cameristiche, e a diverse opere liriche, anche un nutrito numero di brani sacri. Il suo stile può essere avvicinato a quello di Fauré, per la personalità delle soluzioni armoniche e ritmiche, pur senza avvicinarsi troppo alla contemporanea corrente debussysta. Fra i brani sacri, è ancora molto eseguito il suo Tantum ergo, mentre fra quelli cameristici, è degna di nota Les Hiboux, per voce e pianoforte, su testo di Baudelaire. Particolare è la produzione di brani vocali con testi in lingua catalana.
Lista ordinata per data di pubblicazione. Fra parentesi, accanto al titolo del lavoro, il nome dell'eventuale autore del testo musicato.