Compositori

Ionisation

Compositore: Varèse Edgard

Tags: Piece

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Wikipedia
Ionisation (1929-1931) è un'opera musicale del compositore Edgar Varèse scritta per tredici percussionisti, ed è la prima opera da concerto dedicata soltanto a percussioni. La prima esibizione si tenne alla Carnegie Hall di New York, il 6 marzo 1933, sotto la direzione di Nikolas Slonimsky, a cui il pezzo fu poi dedicato. Un critico descrisse la performance come un “pugno nella mandibola”.
La partitura è composta per un insieme formato da: 3 grancasse (media, grande, molto grande), 3 tamburi militari, 2 rullanti, tarole (una sorta di piccolo rullante), 2 bongos, tamburello, 2 cembali, 3 tam-tam, gong, 2 incudini, 2 triangoli, sonagli, campanaccio, campane tubolari, celesta, cassa di risonanza del pianoforte, 3 “blocchi del tempio” (strumento simile alle nacchere, in uso in Giappone), clave, maracas, nacchere, fruste, güiro (una percussione tipica dei Caraibi), sirene alte e basse, e un tamburo a corde noto come ruggito di leone.
Ionisation è centrato sull'espansione e sulla variazione delle cellule ritmiche, e il titolo si riferisce alla ionizzazione delle molecole. Come poi disse Varèse stesso, “Non ero influenzato da altri compositori più di quanto fossi influenzato dagli oggetti naturali o dai fenomeni fisici”. Varèse riconobbe anche l'influenza dei futuristi italiani Luigi Russolo e Filippo Tommaso Marinetti per quanto riguarda la stesura della sua opera. Sia Chou Wen-Chung che Jean-Charles François, autori di saggi su Varèse, hanno analizzato la struttura e il timbro di Ionisation nel dettaglio e Andras Wilheim ha notato che soltanto le ultime diciassette battute includono i suoni del sistema tradizionale, dove in ogni cinque accordi successivi sono contenuti i dodici suoni della scala cromatica. Frank Zappa ha spesso sostenuto che Ionisation lo ha invogliato a intraprendere una carriera musicale. Jack Skurnick, direttore di EMS Recordings, fu il primo a produrre una registrazione delle opere di Varèse, EMS 401, dove comparve questo pezzo. Sidney Finkelstein scrisse:
«[Ionisation] è costruito basandosi su una sensibile gestione e su un contrasto di diversi tipi di suoni percussivi. Ci sono suoni non definiti in altezza, come quelli della grancassa, dei rullanti, dei blocchi di legno e dei cimbali; suoni di altezza relativamente definita, come per il pianoforte e per le campane tubolari; suoni di altezza continuamente variabile, come per le sirene e per i ruggiti dei leoni. È un esempio di costruzione spaziale, che si innalza grazie a una grande complessità di piani di ritmo e di timbro che si intersecano tra di loro, e poi il rilassamento con il rallentamento del ritmo, l’entrata delle campane e l’allargamento del silenzio tra i suoni. Questi sono esempi dei suoni caratteristici della moderna vita di città.»
Varie e contrastanti[1] furono le reazioni alla prima esecuzione di Ionisation alla Carnagie Hall di New York. Paul Rosenfeld, della Musical Chronicle, disse:
«Ionisation, la nuova, meravigliosa, terrificante opera di Varèse, non è stata per nulla intitolata in maniera fantasiosa dal suo compositore. A causa della loro eccessiva asprezza, eccessiva indeterminazione e per via di altri punti di distacco dalle più vibranti sonorità umane degli strumenti a corda e a fiato, i toni delle percussioni [...] sembrano suggerire da soli la vita dell'universo inanimato»
Altre recensioni furono decisamente più negative, come quella pubblicata sul Musical Courier:
«L'ultimo sforzo di Varèse [...] non contiene pressoché niente della tradizionale qualità tonale, essendo scritto per varie specie di percussioni che ricordano le mitragliatrici Gatling, una dolorosa e pittorescamente modulata sirena, campanelli da slitta e un ingegnoso strumento che imita il verso di un toro angosciato»
Nello stesso anno (1933) si tennero altre due performance di Ionisation, cioè ad aprile a L'Avana, Cuba, e a luglio a San Francisco, Stati Uniti, con recensioni decisamente più favorevoli, mentre nell'aprile 1934 Slonimsky tenne un'altra esecuzione presso il municipio di New York. Tra le esecuzioni dopo la morte di Varèse è da ricordare quella di Frank Zappa, svoltasi a New York il 17 aprile 1981 in onore di Varèse stesso.