Compositori

Canzoniere di Belém

Compositore: Various (Vario)

Strumenti: Voce

Tags: Madrigale Cantiga Villancico

Scarica spartiti gratis:

Wikipedia
Il Canzoniere di Belém (o in portoghese Cancioneiro Musical de Belém o semplicemente Cancioneiro de Belém) (Santa Maria de Belém, Lisbona, Museo Archeologico Nazionale, Ms 3391) è un manoscritto portoghese rinascimentale dell'inizio del XVII secolo.
Questo piccolo manoscritto con appena 18 brani vocali venne trovato negli archivi del Museo Archeologico Nazionale, a Belém (Lisbona), verso la fine degli anni '60 dai professori Arthur Lee-Francis Askins e Jack Sage, specialisti in lirica iberica del XVI secolo. Venne successivamente studiato da Manuel Morais, il quale pubblicò nel 1988 un'edizione critica del cancioneiro, insieme alla trascrizione musicale in notazione moderna di tutti i brani.
Il manoscritto è composto da 77 fogli di dimensioni 191 x 130 mm, tuttavia la musiche si trovano tra i fogli 58v e 74. In tempi recenti (possibilmente nel XIX secolo) il volumetto ha ricevuto una copertina in pelle marrone, sul cui lato venne aggiunto il titolo: Manuscriptos / Varios.
All'interno del canzoniere, si legge un'iscrizione: Porto, dia de S. Miguel, 603 (Porto, giorno di San Michele, 1603); nonostante ciò, la musica ivi contenuta risale alla seconda metà del XVI secolo (ca. 1560-1580). Il volume contiene i soli madrigali portoghesi manoscritti conosciuti, oltre a vilancetes, cantigas e due rari esempi di villancico di argomento sacro, uno per Natale (Pues a Dios humano vemos) e un altro per la festa del Corpus Domini (O manjar bivo, dulçe i provechoso).
Una piccola parte delle musiche si ritrovano anche in altre fonti manoscritte, come per esempio nel Canzoniere di Elvas, e in alcune edizioni spagnole a stampa del XVI secolo, ma la maggioranza dei lavori si trovano esclusivamente in questo manoscritto.
Tra i poeti identificati abbiamo Dom Manuel de Portugal (1516-1606) e il poeta e compositore Jorge de Montemor (ca. 1520-1561), così come i poeti castigliani Garcilaso de la Vega El Inca (1503-1536) e la poco nota Cetina "la Monaca".
Concordanza con altri manoscritti: