Compositori

Années de pèlerinage II, Supplément, S.162

Compositore: Liszt Franz

Strumenti: Pianoforte

Tags: Suite

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Anni di pellegrinaggio (Années de pèlerinage) è una serie di tre suites per piano solo composte da Franz Liszt. La maggior parte del materiale deriva da un lavoro precedente, Album d'un voyageur (1842), primo grande ciclo pianistico pubblicato dal compositore, che risale agli anni tra il 1835 e il 1838.
Anni di pellegrinaggio è ampiamente considerato un capolavoro, uno dei vertici nello stile musicale di Liszt. Il terzo volume è un notevole esempio del suo tardo stile: composto molto dopo I primi due volumi, contiene meno virtuosismi da concerto e più sperimentazione armonica.
Il titolo Années de pèlerinage è una citazione del romanzo di formazione di Goethe, Gli anni di pellegrinaggio di Wilhelm Meister. Con questa scelta, Liszt situa idealmente il proprio lavoro nella letteratura romantica del suo tempo, premettendo a una parte dei pezzi con un passaggio letterario tratto da scrittori come Friedrich Schiller e George Gordon Byron.
Composta tra il 1848 and 1854, la maggior parte dei pezzi (1, 2, 3, 4, 6, 8 e 9) sono rivisitazioni di Album d'un voyageur: Part 1: Impressions et Poesies. Le revisioni sono minime nel caso dei brani n. 2 (Au lac de Wallenstadt) e n. 4 (Au bord d'une source), mentre il n. 1 (La Chapelle de Guillaume Tell, il n. 6 (Vallée d'Obermann) e specialmente il n. 9 (Les cloches de Genève) furono ampiamente riscritti.
Il n. 7 (Églogue") venne pubblicato separatamente, e il n. 5 (Orage) venne infatti incluso solo nella versione definitiva.
(Cappella di Guglielmo Tell). Liszt sceglie un motto di Schiller per questo brano dedicato alla lotta svizzera per l'indipendenza: Tutti per uno – uno per tutti. Il brano è aperto da un Lento, seguito dal motivo dei combattenti per la libertà. Un corno chiama le truppe alla sollevazione, echeggia per le valli e si mescola con il suono dell'eroica lotta.
(Al lago di Walenstadt) – Marie d'Agoult, l'amante di Liszt che al tempo lo accompagnava nei viaggi, ricorda nelle sue Mémoires il tempo passato presso il lago di Walenstadt:
«Franz scrisse per me un'armonia malinconica, a imitazione del singhiozzo delle onde e del ritmo dei remi, che non ho mai potuto riascoltare senza piangere.»
L'ispirazione è da Childe Harold's Pilgrimage di Byron (Canto 3 LXXXXV):
«Thy contrasted lakeWith the wild world I dwell in is a thingWhich warns me, with its stillness, to forsakeEarth's troubled waters for a purer spring.»
(Presso una sorgente) – L'ispirazione è Schiller:
«Nella frescura che mormoraLa giovane naturaInizia i suoi giochi»
(Tempesta) - dal Childe Harold's (Canto 3 LXVIII – CV) di Byron:
«But where of ye, O tempests! is the goal?Are ye like those within the human breast?Or do ye find, at length, like eagles, some high nest?»
(Valle di Obermann) – Ispirazione è il romanzo omonimo di Étienne Pivert de Senancour ambientato in Svizzera, il cui protagonista è sopraffatto e confuso dalla natura, e soffre di desideri e nostalgie, per giungere alla conclusione che solo i sentimenti hanno valore di verità. La citazione comprende anche Byron, dal Childe Harold’s:
«Could I embody and unbosom nowThat which is most within me, could I wreak My thoughts upon expression, and thus throwSoul heart mind passions feelings strong or weakAll that I would have sought, and all I seek,Bear, know, feel and yet breathe into one word,And that one word were Lightning, I would speak;But as it is, I live and die unheard,With a most voiceless thought, sheathing it as a sword»
(Egloga)- dal Canto 3 XCVIII del Childe Harold:
«The morn is up again, the dewy morn,With breath all incense, and with cheek all bloom,Laughing the clouds away with playful scorn,And living as if earth contained no tomb!»
(Nostalgia del paese natale)
(Le campane di Ginevra: Notturno) – dal Childe Harold’s]:
«I live not in myself, but I becomePortion of that around me»
La suite fu composta tra il 1837 e il 1849. I pezzi da 4 a 6 sono una riscrittura di Tre sonetti del Petrarca, composti tra il 1839 e il 1846 e pubblicati in quest'ultimo anno.
I n. 1, 4 e 7 furono composti nel 1877; il n. 5 nel 1872; il n. 6 nel 1867.
«Sed aqua quam ego dabo ei, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam»
("L'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna" dal Vangelo di Giovanni)
Il romanzo L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio dello scrittore giapponese Murakami Haruki, il cui titolo deriva dal ciclo di Liszt, è centrato su "Le Mal du pays".